sabato 1 giugno 2019

Assassin's Creed IV: Black Flag - Recensione

Assassin's Creed IV: Black Flag è un videogioco action-adventure open world del 2013, ambientato nella età dell'Oro della Pirateria (1650-1730); è il sesto capitolo principale della serie Assassin's Creed.
Nel giugno del 1715, al largo di Cuba, il brigantino pirata Jacobite ingaggia uno scontro a fuoco con la fregata inglese HMS Intrigue. Grazie all'abilità come timoniere di Edward Kenway, la nave pirata riesce ad affondare l'imbarcazione nemica. Tuttavia, un uomo misterioso imbarcato sulla fregata inglese riesce a salvarsi dal naufragio e a salire sulla Jacobite, assassinandone il capitano. Prima che l'uomo possa attaccare anche Edward, la polveriera del brigantino esplode, scaraventando i due uomini fuori bordo. Edward raggiunge a nuoto la spiaggia di Capo Bonavista, dove poi arriva anche l'uomo misterioso, visibilmente ferito. Questo chiede ad Edward di aiutarlo a raggiungere L'Avana in cambio di una cospicua somma di denaro. Interessato solo al bottino, tuttavia, Edward prova a rapinare l'uomo, che decide di trovare rifugio nella foresta. Edward insegue l'uomo nella foresta e, dopo averlo raggiunto ed aver ingaggiato uno scontro con lui, lo elimina. Perquisendone il corpo senza vita, Edward scopre che l'uomo non portava del denaro con sé, ma solo un misterioso cubo di vetro, alcune mappe ed una lettera firmata dal governatore di Cuba, Laureano Torres y Ayala. Grazie alla lettera, Edward scopre che l'uomo avrebbe ricevuto una cospicua ricompensa se avesse consegnato i documenti ed il cubo al governatore. Consapevole del fatto che i due uomini non si erano mai incontrati, Edward indossa le vesti dell'uomo e decide di recarsi a L'Avana per ottenere la ricompensa al suo posto. Dopo aver salvato il mercante Stede Bonnet da alcuni soldati inglesi che lo credevano un pirata, Edward ottiene da lui un passaggio verso L'Avana.







Recensione

Assassin's Creed IV: Black Flag è avvolto nell'atmosfera anarchica marinaresca molto simile a quella della serie dei film "I Pirati dei Caraibi", permettendo al giocatore di immergersi nei suggestivi paesaggi caraibici, con epiche battaglie navali ed arrembaggi. Sono presenti diversi riferimenti a personaggi storici realmente vissuti e il contesto della trama risulta storicamente credibile, in forte contrasto con la scialba narrazione parallela del tempo presente. L'open world è vasto e ricco di oggetti collezionabili e missioni secondarie e presenta una alta longevità per il giocatore che intenda proseguire oltre la trama principale fino a circa 50 ore; ad esempio l'esplorazione sottomarina dei relitti o la caccia permettono di ottenere vantaggi come armi o potenziamenti. Durante la trama si può osservare la crescita psicologica del personaggio e delle sue abilità, oltre ai possibili miglioramenti implementabili alla nave. Il comparto multiplayer sembra poco sviluppato e fuori contesto. Rispetto ai precedenti capitoli della serie, il sistema di combattimento risulta migliorato, anche se comunque gli sfidanti ancora sembrano aspettare il turno per colpire il protagonista. La musica risulta di gradevole accompagnamento ed i canti pirateschi contribuiscono alla piacevole atmosfera marinaresca.




VOTO: 7/10




Punti di forza: Atmosfera caraibica piratesca
Punti di debolezza: Combattimenti poco convincenti, a tratti ripetitivo
Voto Metacritic: 84/100
Difficoltà: Nella modalità più facile, il gioco scorre con poche difficoltà.
Era: Settima generazione di videogiochi (PS3) - Cross generation

1 commento:

  1. Rispetto a quello ambientato a Firenze, non c'è paragone, però è gradevole

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