domenica 9 giugno 2019

Wolfenstein: The New Order - Recensione


Wolfenstein: The New Order è uno sparatutto in prima persona, di tipo classico, di genere fantastorico del 2014, reboot del celebre capostipite "Wolfenstein 3D" del 1992.
Nel 1946, il soldato americano William BJ Blazkowicz sorvola il Mar Baltico vicino alle coste della Polonia con la sua unità, di cui fanno parte il pilota veterano scozzese Fergus Reid e il soldato semplice Probst Wyatt III, con il compito di assaltare una fortezza dei Nazisti e trovare e uccidere il generale Wilhelm Strasse (alias "Deathshead"). Il generale nazista, oltre ad essere l'acerrimo nemico di Blazkowicz, è anche la mente dietro l'avanzamento bellico nazista che, negli ultimi tempi, sta schiacciando gli alleati in Europa e sta per portare i Nazisti alla vittoria. La missione d'infiltrarsi e ucciderlo nel suo complesso, però, si rivela un completo fallimento. BJ, Fergus e Wyatt vengono catturati e uno di loro verrà sacrificato per gli orribili esperimenti del generale. Riuscito a fuggire insieme al compagno sopravvissuto, Blazkowicz viene colpito da una scheggia alla testa finendo in stato di coma. Verrà poi salvato e in seguito ricoverato in un manicomio, dove trascorre i successivi 14 anni in stato vegetativo accudito da Anya Oliwa, un'infermiera polacca, e dai suoi genitori. Nel suo stato Blazkowicz osserva come i genitori di Anya sono regolarmente costretti a consegnare i pazienti alle autorità naziste, che li considerano subumani per le loro disabilità. Nel 1960 i nazisti ordinano di chiudere il manicomio, uccidendo tutti i pazienti e la famiglia di Anya che aveva opposto resistenza. Blazkowicz si risveglia dal suo stato vegetativo mentre sta per essere freddato da un soldato, e una volta ripresosi uccide la squadra di sterminio e fugge con Anya, ritrovandosi in un mondo completamente trasformato e stravolto dall'ordine nazista. ...





Recensione

Wolfenstein: The New Order è un iconico sparatutto, vecchia scuola, in prima persona. Fin dal primo minuto il giocatore è immerso nel mondo fantastorico, violento, tendente allo splatter, dominato dai nazisti. La grafica è in linea con le produzioni del 2014, e seppur gli scenari risultino spartani e poco artistici, risulta comunque coinvolgente. BJ Blazkowicz è un protagonista stereotipato, muscoloso, iperviolento, sarcastico ed iconico al pari di Duke Nukem (1996). Il gameplay è curato ed è incentrato al 90% sullo shooting e al 10% sulla risoluzione di piccoli enigmi. L'uso delle coperture, la gestione delle munizioni e lo studio degli ambienti sono indispensabili per il proseguimento lungo il percorso canalizzato del gioco. E' presente un albero delle abilità e le armi sono migliorabili, ciò conferisce una piacevole personalizzazione del protagonista e la possibilità di orientarsi verso uno stile di gioco desiderato (ad esempio più stealth). Ricca la distribuzione di collezionabili, che permettono di accedere a contenuti extra. Le armi disponibili sono poche, ma garantiscono una buona resa in termini di rinculo ed effetti audio; inoltre è possibile imbracciare due armi contemporaneamente, ottenendo una maggiore potenza di fuoco, ma al contempo un rapido e disagevole dispendio di munizioni. La IA non è convincente poichè i nemici hanno scarse capacità investigative sulle situazioni e spesso i nemici risultano prevedibili nei movimenti. Il doppiaggio in Italiano risulta non sincronizzato con il labiale. Il titolo è altamente consigliato agli amanti degli sparatutto puri di vecchia scuola.


VOTO: 8/10



Punti di forza: Shooting vecchia scuola e protagonista iconico
Punti di debolezza: Poche armi e IA poco convincente
Voto Metacritic: 81/100
Difficoltà: Nella modalità più facile, il gioco scorre con poche difficoltà.
Era: Settima generazione di videogiochi (PS3) - Cross generation

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