sabato 18 maggio 2019

Metro: Last Light - Recensione

Metro: Last Light, sequel di Metro 2033, è un videogioco post-apocalittico del maggio 2013 con una combinazione di survival horror in prima persona e di elementi sparatutto.

Metro: Last Light ha luogo nel 2034, un anno dopo gli eventi di Metro 2033, in seguito alla fine del romanzo originale in cui il missile di Artyom colpiva i Tetri, esseri misteriosi che apparentemente minacciavano i sopravvissuti di una guerra nucleare che vivevano nella metro di Mosca .
I Rangers, una forza di mantenimento della pace che opera su tutta la metro, hanno occupato la struttura militare D6 che Artyom ha visitato nel gioco Metro 2033.
Questo è un enorme bunker prebellico non completamente esplorato, e Artyom, ora stesso un Ranger, non è sicuro che uccidere gli Oscuri fosse stata la decisione giusta.
Le voci della scoperta del D6 e le sue grandi ricchezze si sono diffuse in tutta la Metro; fazioni rivali, come la Linea Rossa e il Quarto Reich nazista, sperano di conquistare il bunker e il suo contenuto.







Recensione

Metro: Last Light, come il predecessore, ha come punto di forza la fortissima componente narrativa. Coinvolge fin da subito il giocatore in un ambiente post apocalittico cupo e senza possibilità di tregua. La grafica è buona e l'eccellente gestione delle luci compensa una definizione delle immagini poco dettagliata. La componete horror è piacevole e mantiene alto il livello di attenzione. L'interfaccia è minimale ed il gameplay è vario e fluido benchè il percorso di azione sia sempre obbligato; la caratterizzazione degli altri personaggi è accennata, ma sufficiente a rendere una brillante atmosfera dei vari accampamenti umani e fazioni. L'Intelligenza Artificiale è scarsa e le meccaniche di shooting sembrano poco rifinite, sebbene tali elementi non siano le caratteristiche salienti del genere. Risulta necessaria sempre una attenta scansione degli ambienti, per recuperare armi e munizioni, data la disponibilità scarsa; tale necessità fornisce un ulteriore elemento alla narrazione survival.


VOTO: 7/10



Punti di forza: Narrazione, atmosfera survival
Punti di debolezza: Shooting poco realistico, IA prevedibile.
Voto Metacritic: 82/100
Difficoltà: Nella modalità facile, il gioco è impegnativo data la scarsità di approvviggionamenti.
Era: Settima generazione di videogiochi (PS3)

1 commento:

  1. Ovviamente rispetto a Mertro Exodus la grafica è molto datata, però per capire la storia di Exodus è una ottima idea giocare sia a Last Light e sia al predecessore

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