venerdì 17 maggio 2019

Metro 2033 - Recensione

Metro 2033 è un videogioco d'azione post apocalittico, che combina elementi dei survival horror e degli sparatutto in prima persona. Il gioco è basato sul romanzo Metro 2033 dello scrittore russo Dmitry Glukhovsky. È stato pubblicato nel marzo 2010.

Mosca, anno 2033. In seguito a una guerra nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In queste ultime si respira un'atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le gallerie. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, esseri umanoidi dalle grandi capacità psichiche, definiti come i "Novi Homines", i "vincitori della battaglia per la sopravvivenza", e destinati a ereditare la Terra. Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto nella stazione "Expo", situata sotto i quartieri settentrionali di Mosca. All'arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza alla più importante e grande stazione chiamata Polis, spiegando agli Spartani, un'associazione militare volta a preservare la pace e l'ordine nella metropolitana, la minaccia dei Tetri. ...







Recensione

Metro 2033, basandosi sull'omonimo romanzo, ha come punto di forza la fortissima componente narrativa. Ricco di colpi di scena, fa calare il giocatore nella realtà cupa ed angosciante della metropolitana di Mosca post-apocalittica. La componente grafica è discreta, se si considera che il gioco è del 2010; però, se possibile, si consiglia la versione rimasterizzata "Redux" del 2014 dove la resa grafica è di gran lunga migliorata. La componente horror è presente, ma non scade mai nel cattivo gusto. Magistrale la resa delle nebbie e delle luci/ombre. Il gameplay è immersivo sebbene il percorso di azione sia sempre obbligato; le armi, le munizioni e le maschere antigas sono centellinate lungo il percorso, facendo sentire obbligata l'accurata scansione degli ambienti. Le meccaniche di shooting sembrano poco rifinite e si ha a volte la sensazione di sparare a salve, facendo facilmente perdere la concentrazione nelle situazioni più caotiche.

VOTO: 7/10


Punti di forza: Narrazione e atmosfera claustrofobica
Punti di debolezza: Grafica datata, shooting poco rifinito
Voto Metacritic: 81/100
Difficoltà: Nella modalità più facile, il gioco è comunque impegnativo, data soprattutto la scarsità di approvviggionamenti.
Era: Settima generazione di videogiochi (PS3)



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