lunedì 24 febbraio 2020

Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider è una avventura dinamica del 2015 seguito di Tomb Raider del 2013. Un anno dopo gli eventi narrati nel capitolo precedente, Lara Croft non riesce ancora a darsi una spiegazione circa la sua esperienza nell'isola di Yamatai; la comunità scientifica l'ha inoltre screditata, affermando che i suoi racconti siano frutto della stessa follia di suo padre. 

Cercando risposte, risale a delle ricerche lasciate incompiute del padre riguardanti il cosiddetto Profeta immortale di Costantinopoli, fondatore della città scomparsa di Kitež. Lara organizza una spedizione in Siria, dove si troverebbe la Tomba del Profeta. La riesce a trovare, ma non c'è alcun corpo al suo interno; Lara si trova in compenso a dover affrontare la Trinità, antico ordine di cavalieri ora mutatosi in un'organizzazione paramilitare che come Lara indaga sul Profeta, guidata dal leader Konstantin. Lara riesce a fuggire e scopre un simbolo inciso nella tomba che collega ad un libro di suo padre.






Recensione

Rise of the Tomb Raider del 2015 è una avventura in terza persona focalizzata sulla risoluzioni di enigmi e su acrobatici spostamenti, con una narrativa trascinante ricca di colpi di scena e con qualche elemento di gioco di ruolo. Gli ambienti di gioco sono ampi, graficamente spettacolari. Sono molto gradevoli gli effetti meteorologici come neve, pioggia e vento, che fluttuano in modo realistico intorno alla protagonista. Il gameplay è vasto e ben rodato ed è presente un ottimo level design. Gli enigmi sono variegati, ma con un pò di ragionamento risultano fattibili. Lo shooting è approssimativo e poco rifinito, ma non è la peculiarità di questa tipologia di gioco.



VOTO: 9/10



Punti di forza: Narrativa trascinante e gli ambienti spettacolari e realistici
Punti di debolezza: Shooting poco gratificante
Voto Metacritic: 86/100
Difficoltà: Alla difficoltà più semplice risulta scorrevole
Era: Ottava generazione di videogiochi (PS4)



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