Metro Exodus, terzo capitolo della serie Metro e sequel di Metro Last Light (Metro Redux), è un videogioco post-apocalittico del 2019 con una combinazione di survival horror in prima persona e sparatutto open world e stealth.
Ambientato nel deserto post-apocalittico dell'ex Federazione Russa nel 2036, due anni dopo gli eventi di Metro: Last Light, su una Terra post-apocalittica che è stata devastata 23 anni prima da una guerra nucleare, continua la storia del finale "Redenzione" di Metro: Last Light. Come nei precedenti capitoli il giocatore assume il ruolo di Artyom, che fugge dalla metropolitana di Mosca con Anna, ora sua moglie, Miller e l'Ordine degli Spartani a bordo di una locomotiva chiamata "Aurora": un viaggio che toccherà tutti gli angoli del continente, alla ricerca di risposte sull'esito della guerra e sullo stato della nazione. Il giocatore brandisce un arsenale di armi realizzate mediante un sistema di crafting ed è presente un sistema meteorologico dinamico, un ciclo giorno-notte e ambienti che cambiano insieme alle stagioni man mano con l'avanzare della storia.
Recensione
Metro Exodus, come i predecessori, ha come punto di forza la fortissima componente narrativa, che coinvolge fin da subito il giocatore in un ambiente post apocalittico variegato, che va dai cupi ambienti sotterranei agli esterni desertici, ghiacciati o montani. La grafica è eccellente, ma i volti risultano poco dettagliati e non sufficientemente espressivi per un titolo del 2019. La componete horror è meno presente rispetto ai precedenti capitoli e comunque mantiene alto il livello di attenzione. Molto piacevole la componente stealth opzionale, che è focalizzata sulla gestione delle fonti luminose e sulla scelta dei percorsi più idonei. L'interfaccia è minimale ed il gameplay è vario e fluido benché il percorso di azione sia spesso obbligato, sebbene sia presente una ampia sezione di missioni secondarie ed in alcune ambientazioni ci sia un free roaming di discreto spessore. L'Intelligenza Artificiale è appena sufficiente e un pò può risultare prevedibile. Si fa giocare con piacere durante le 20 ore richieste per il completamento. E' presente solo la campagna single-player e la rigiocabilità può essere poco interessante a meno di volersi cimentare nella raccolta dei collezionabili o nel raggiungimento del finale alternativo.
VOTO: 8/10
Punti di debolezza: Visi poco definiti e con scarsa espressività, IA appena sufficiente
Voto Metacritic: 82/100
Difficoltà: Nella modalità facile, il gioco corre liscio con rari momenti di difficoltà
Era: Ottava generazione di videogiochi (PS4)
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