sabato 6 luglio 2019

Borderlands: The Pre-Sequel

Borderlands: The Pre-Sequel è un action sparatutto in prima persona del 2014, con forti elementi di gioco ruolo e free roaming; è il terzo capitolo della serie Borderlands. 
In un ipotetico futuro, dei coloni in stile far west giungono sul pianeta Pandora per sfruttarne le risorse minerarie. Dopo la scoperta di una cripta, la Hyperion Corporation si interessa allo sfruttamento delle risorse ed invia dei cacciatori della cripta. Successivamente, alcuni di questi (Lilith, Mordecai e Brick) catturano Athena per interrogarla su come Jack il Bello, della Hyperion, sia asceso al potere e su come sia diventato il dittatore da loro conosciuto. Athena inizia a raccontare la storia, parte quindi un lungo flashback, corrispondente al gioco vero e proprio, incentrato sulla ascesa di Jack. La trama si pone cronologicamente tra Borderlands 1 (2009) e Borderlands 2(2012) ed è ambientato sulla luna di Pandora: Elpis. Questo elemento conferisce al titolo una maggiore dinamicità, poichè la forza di gravità ha valori molto bassi e quindi i salti risultano acrobatici e di conseguenza anche lo shooting risulta molto dinamico. Inoltre, il tema della carenza di ossigeno, fornisce una ulteriore difficoltà nel gameplay. All'inizio del gioco è possibile scegliere fra quattro personaggi, ognuno con un'abilità specifica legata alla sua classe d'appartenenza: Nisha (La Pistolera), Athena (La Gladiatrice), Wilhelm (L’Incursore) e Claptrap (il robot). 






Recensione

Borderlands: The Pre-Sequel è un eccellente esempio di shooter in prima persona con forti elementi RPG e con loot compulsivo (razziamento bottino). La grafica è di tipo "cartonato" e permette di focalizzare l'attenzione sul gameplay anzicchè sui dettagli grafici ambientali. La trama sebbene ricca di colpi di scena, risulta appena abbozzata e non riesce a trascinare e quindi la narrazione risulta senza anima. Sono presenti molti commenti ironici o sarcastici agli eventi e non manca un ampio uso di linguaggio scurrile; ciò conferisce una atmosfera umoristica, spensierata e goliardica. La quantità di armi è enorme, poichè è implementato un sistema di generazione casuale automatica che ne combina le caratteristiche, generando milioni di combinazioni. Questo comporta la necessità di effettuare continui paragoni tra statistiche armi per selezionare quelle con migliori caratteristiche. Il gameplay, oltre al solido shooting, è strutturato con un vasto albero delle abilità ed un personaggio a livelli, tipico degli RPG. Vastissimo il numero di missioni secondarie e risulta ampia la strutturazione a modo aperto. Le ambientazioni, complice il fatto che ci si trova su una luna desertica, risultano scarne e scarsamente interattive. Nel procedere risulta eccessivamente ripetitivo. 



VOTO: 7/10




Punti di forza: Ironia, colpi di scena
Punti di debolezza: Può risultare ripetitivo
Voto Metacritic: 75/100
Difficoltà: Nella modalità più facile, il gioco è impegnativo e lungo.
Era: Ottava generazione di videogiochi (PS4) - Cross generation

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